
A due giornate dal termine del campionato, la lotta per il quarto posto – l’ultimo valido per l’accesso alla prossima edizione della Champions League – resta apertissima. L’Atalanta ha consolidato il terzo posto grazie alla vittoria conquistata contro la Roma, interrompendo la serie di 19 risultati utili consecutivi in Serie A dei giallorossi. La squadra di Ranieri, ora a una sola lunghezza dalla Juventus quarta, è chiamata a tornare al successo per continuare a coltivare ambizioni europee. Il prossimo impegno è contro il Milan di Conceição, desideroso di reagire dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Bologna. In vista della sfida dell’Olimpico, Ranieri ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa prepartita.
Ranieri ritorna sul rigore concesso e poi tolto contro l’Atalanta
Le parole di Claudio Ranieri in conferenza stampa: “Una squadra competitiva per il vertice nella prossima stagione? Abbiamo due aperture di mercato dove saremo ristretti, cercheremo di sbagliare il meno possibile. Inoltre, tante volte non vince la più forte, ma chi ha costruito qualcosa. Contro l’Atalanta, squadra formata in nove anni, abbiamo giocato a viso aperto. Abbiamo messo le fondamenta, ora piano piano costruiremo una sqadra che sarà un orgoglio per i tifosi. I mercati sono sempre aperti a mille situazioni, ma è importante lo zoccolo duro, la mentalità. Questa è una squadra seria, che si impegna. Non possiamo sbagliare i giocatori che arrivano”.
“Rigore concesso e poi tolto contro l’Atalanta? Resto della mia idea. Non sto giudicano se era rigore o no, parlo di uniformità di intenti e del protocollo VAR. È stato un chiaro ed evidente errore. Ci sono stati sia in questo campionato, sia in Champions errori molto simili. E il VAR non è intervenuto. Io questo dico. Anche per regolarmi sul cosa dire ai miei giocatori, poi il presidente difende il proprio operato e dei suoi. Anche io farei lo stesso con i miei giocatori. Poi, in forma privata, gli dico quello che penso”.
L’allenatore: “Europa? Penso ai sacrifici di tutti. E su Bove…”
Per Ranieri, la gara di domenica sarà l’ultima sulla panchina dell’Olimpico: “Sono 500 in Serie A, sono contento. Il passato, però, lo guarderò alla fine della stagione. Ricordo quando da ragazzo ero nel settore giovanile della Roma. Solo a vederli giocare mi batteva il cuore forte. Mi chiedevo: chissà se un giorno sarò anche io in campo. Obiettivo Europa? Voglio arrivarci perché penso a quello che abbiamo fatto. Ai sacrifici fatti dai ragazzi, la voglia, la determinazione e i tifosi. Poi, dopo tutto, si pensa all’aspetto finanziario, che è importante per la società”.
“Soulé si è adattato bene su quella fascia. Saelemaekers aveva fatto una combinazione con Dybala meravigliosa. Si scambiavano la palla a 2000 all’ora, creavano problemi all’avversario. Mancandogli poi Dybala ho visto che non era più lo stesso. Dunque, ho cercato di cambiare qualcosa. Ma Alexis è sempre nella mia mente perché é un giocatore importante. Futuro? Cercheremo di migliorare senza stravolgere troppo. Bove? Non lo sapete, ma io lo chiesi a José e lui mi disse ‘no, lo tengo io qua’. Se no me lo sarei portato a Cagliari. Gli faccio i miei migliori auguri e tutto ciò che desidera. Non lo conosco di persona, ma basta poco per capire che tipo di intelligenza ha quel ragazzo”.