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La Coppa Italia va alla Juve: il nuovo ciclo bianconero

La Juventus si è aggiudicata la sua 15^ Coppa Italia della storia; la quinta per Massimiliano Allegri, sempre più distante dalla panchina bianconera, nonostante il successo di ieri in finale contro l’Atalanta.

Il tecnico livornese ha vissuto la sua ultima finale con una rabbia e un nervosismo evidenti, esplodendo nel finale di partita, quando è stato espulso e se l’è presa con il quarto ufficiale. Durante i festeggiamenti, poi, ha praticamente spinto via il ds Giuntoli, a certificare la spaccatura tra i due e un rapporto mai nato.

Il gol di Vlahovic in avvio di gara è bastato alla Juventus, che torna ad alzare un trofeo dopo 3 stagioni di buio. Intanto si pensa già al futuro, che sarà senza Allegri, anche se tra le parti c’è ancora un contratto pesantissimo in termini economici da onorare.

Il nuovo ciclo bianconero è già iniziato, quando mancano ancora due gare per terminare la stagione. Via libera al nuovo corso che porta il nome di Thiago Motta: l’artefice del miracolo Bologna, dopo la qualificazione in Champions League ottenuta alla guida dei felsinei, si trasferirà a Torino con un ingaggio da 3,5 milioni di euro a stagione; la metà di quelli percepiti da Allegri.

Si ripartirà da Chiesa e Vlahovic, da Bremer e capitan Danilo e dai giovani. Ci sarà pure qualche colpo di mercato, per migliorare una rosa evidentemente con poca qualità, soprattutto a centrocampo. Il primo sarà Koopmeiners, dal Bologna arriverà Calafiori, forse Zirkzee, ma c’è da battere la concorrenza del Milan. Diverse le partenze: da Kean a Milik, probabilmente Rabiot, che è in scadenza di contratto.

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